Paolo Carniello

Mi dissero che con i Sogni non si va da nessuna parte! 
Ma io sono andato Ovunque 

Un giro in moto e la vita cambia! 
è il 18 luglio del 2004 da qualche mese ho acquistato una moto, provo a tenere il passo dei biker più esperti e ho l’incidente. Per indole cerco sempre di andare oltre i limiti, ma quella volta mi è fatale. 
Pensi sempre che non sono cose che succedono a noi…Son cose che succedono agli altri… 
Ma così Non è! 
L’imprevisto, che nel mio caso è stato un incidente motociclistico, può essere sempre dietro l’angolo!

Mi strappo l’arteria succlavia e tutti i nervi del plesso brachiale destro. L’incidente l’ho rimosso, non ricordo. 
Dall’ospedale uscirò sette mesi dopo plessoleso e con l’unico modo per muovermi un reggibraccio.
I dottori però mi danno molte speranze! dicono che posso recuperarlo! farò quasi un’operazione all’anno… la mia vita era molto limitata e oltre al lavoro l’unica mia “evasione” il far volare un aquilone in un parco che, a chi avevo chiesto informazioni, mi congedò dicendo “son aquiloni che si pilotano con due mani e tu non potrai usarlo” 
Ci riuscirò grazie ad un manico di un accetta che negli anni e diventata una vera e propria maniglia che mi fa “Volare” come tanti altri aquilonisti! 
IL PRIMO SOGNO REALIZZATO!
E la bicicletta… Il mio Vero Amore!… la posso solo guardare…. è lì in garage ci provo ma non riesco ad usarla… 

Sette anni fa nel 2012, al lavoro, si stacca la testa dell’omero che comunque era stata “saldata” a frammenti di clavicola attaccati ad una placca solo per reggere il braccio e comunque è sempre stato un problema… 

Al parco, volo con il mio aquilone guardo la natura… gli alberi… “loro per preservarsi lasciano andare i rami secchi…” 
Ora Basta! Arrivato a pesare 140 kg e le operazioni fatte hanno solo deturpato quello che l’incidente aveva lasciato integro dandomi la possibilità di fare poco o nulla… 
Decido io! Voglio L’amputazione! 

Nessuno vuole farla e ben pochi appoggiano la mia decisione… C’è chi mi augura di non trovare chi lo farà… i medici la considerano un fallimento  Ci metto sei mesi prima di trovare un chirurgo disposto ad amputare. Sei mesi di sacrificio per me che anche in quella situazione continuo a sopravvivere e lavorare.

Entrato in ospedale, sono chiaro: “Non esco da qui con due braccia” dove pensavo aver trovato chi capisse la mia situazione, invece trovo muri da abbattere! Mi portano a colloquio con uno psicologo e uno psichiatra, ma il dado è tratto. La natura insegna ed io cerco di imparare , anche se il dolore dei nervi recisi avuti  nell’incidente sono tremendi e te lo porti dietro per sempre. 

Prima dell’amputazione ero sposato e al ritorno mi ritrovo separato. Tutta la strada l’ho percorsa da solo, ho dribblato la depressione e ripreso a vivere grazie allo sport che si è rivelato Decisivo! 

Tre giorni dopo l’amputazione torno in quel parco con il mio aquilone in una veste diversa, la maggior parte si stupisce! d’altronde non possono capire che anche solo dopo cosi poco tempo e con una spalla piena zeppa di punti dati pochi giorni prima non sono nulla paragonati al dolori dei mesi precedenti… 
Quello fu il punto della mia “Rinascita”! 
Guardo la mia bici, un Sogno per me riuscire ad usarla… E ci provo! 
a sette giorni dall’intervento il primo giro in Restera, un percorso lungo il Sile a Treviso, lo amavo fare prima dell’incidente… Capisco che si può! 
La faccio “mia” la modifico, ho sempre avuto una buona manualità… 
La provo e arrivo fino a Jesolo, son 140 km. da casa mia.. Ma ci sono riuscito! 
UN’ALTRO SOGNO REALIZZATO! 

Noto che quando faccio sport i dolori passano in secondo piano, come non esistessero… Però il riuscire a farmi vedere con un braccio solo mi “blocca” non riesco a vivere a pieno le mie conquiste… 
Decido così di fare un corso di nuoto, in piscina non ci vai con la maglietta addosso, eh… ma la mente è impegnata nel nuoto 
Decido anche per un percorso psicologico e biopsicosomatico per conoscere e accettare il mio nuovo corpo. 
In piscina l’insegnante giusta per me! Assunta Cecchetto che non pone limiti ai miei Sogni… anzi li alimenta! 
Da prima mi insegna a nuotare con un braccio solo e poi alza la posta, perché non provare il triathlon!? 
Siamo a fine 2015… Ci credo ci proviamo!… 
Provo ad aggiungere la corsa ma riesco solo a camminare nell’erba… 
Il risultato di operazioni fatte del reimpianto dei nervi… 
Un medico dello sport lo ritiene impossibile. Anzi, sostiene che debba persino limitare il tempo in piedi usando comunque una ginocchiera di supporto e suggeriscono una protesi… 
A inizio 2016 chiedo aiuto ad un osteopata . Un quarto d’ora di massaggi e mi sento come nuovo.
La causa, il colpo di frusta preso nel 2004… mi sconsiglia pure la ginocchiera, se voglio sviluppare ciò di buono che è rimasto per supportare un ginocchio ed una gamba “deturpata da chi aveva promesso un braccio funzionante…” 

1º ottobre dello stesso anno vinco il campionato italiano di paratriathlon sprint, categoria T3 a Riccione,  privo del braccio destro divento campione italiano e senza bici da strada: gareggio ancora con la mtb modificata da me! 
ALTRO SOGNO REALIZZATO! 
e non è stato il titolo a rendermi felice, ma il percorso!, dove un intreccio di esperienze con psicologici e biopsicosomatici a supporto di uno sport che ti Insegna a giocare con i tuoi limiti a 360° mi ha aiutato a mettere in pratica tutto ciò che mi era stato sconsigliato o negato. 
Il tutto iniziato con il volo di un aquilone in un parco… 
Ho aperto anche una pagina fb. “Paolone l’inseguitore di Sogni” 
per far provare a chi vorrà la sensazione di un aquilone in volo… che Amerei diventasse #aquiloneoltreognibarriera  per quello che ha trasmesso a me… 
Ora Amo mettermi alla prova negli sport con la mia disabilità a 360° 
Ho fatto bici, nuoto, corsa, snowboard, snowkite, sup, windsurf, tennis tavolo 
E domani chissà cosa mi verrà proposto di provare… 

Perché per me la Vita è 
Inseguire Sogni da Realizzare!… 

Paolone L’inseguitore di Sogni